10 giu 2012







TWGON è un manga molto interessante su cui il caro Mariuk mi ha fatto cadere gli occhi.
Dal punto di vista tecnico è un manga molto simile a quelli del suo genere.
Un harem focalizzato su un protagonista dalle caratteristiche immutabili e una serie di ragazze simili a molti tipi già visti in altre serie: la libraia, la sportiva etc etc.
Eppure cosa differenzia quest'opera dalle altre? Il fatto che superato il primo strato superficiale, si nota una notevole originalità nella caratterizzazione in ogni ragazza, e che seppur il protagonista non spicchi per la sua evoluzione, di sicuro sorprende per il suo modus operandi.

Ogni personaggio principale di questa serie infatti ha una serie di tic, azioni o interazioni con gli altri personaggi peculiari. Vi è quella che per fare attività sportiva ha proprie tecniche scaramantiche o il personaggio che è particolare nel su modo di proteggersi dal mondo esterno. Tutti questi dettagli
fanno apprezzare, piacere e ricordare ogni ragazza e specialmente il protagonista.





La storia narra di come degli spiriti maligni siano fuggiti dall'inferno e si siano insinuati all'interno delle anime di giovani ragazze terrestri. Elsie il demone, vivace tricentenaria è stata inviata alla loro cattura, e per fare ciò si dovrà servire di un umano chiamato il “Dio della Cattura”.
Questo perchè, come vuole ogni storia romantica che si rispetti, solamente l'amore inspirato dal “dio” nei propri confronti , riuscirà a scacciare il malvagio demone dal cuore della povera posseduta.
Keima Katsuragi non è però il solito latin-lover, e di sicuro non assomiglia a Milord di Sailor Moon. E' un diciassettenne otaku fissato con i galge. Questi giochi dove la conquista di varie ragazze è lo scopo ultimo è la passione e vita del protagonista, capace di rinchiudersi in camera sua (o in qualsiasi luogo la sua fedele PRP* lo possa accompagnare, lezioni comprese) e finire in una giornata anche una decina di giochi.
Tutta quest'esperienza vituale sarà però la base delle sue conquiste reali, e qui comincia l'originalità del manga.
Vedere riapplicati nella vita reale, tecniche da videogioco è decisamente esilarante.
Le scene comiche, le gaffe e le risate si sprecheranno.
Ma per un titolo senza pretese, con lo scopo di far ridere una cosa colpisce, la profonda caratterizzazione dei soggetti (le ragazze). Ognuna dopo la sua presentazione classica (una delle classiche eroine dei galvge) colpisce per la propria storia personale, il proprio agire fuori dagli schemi, la propria (strano a dirsi) umanità!

La storia fino ad adesso si divide in tre arc principali. Il primo è un breve arc introduttivo, il secondo svolge il tema principale della storia e il terzo è conclusivo. Ogni singolo arc si compone di varie sottotrame autoconclusive di 3-4 capitoli, ognuna di queste è dedicata ad una singola “conquista”. Per quel che mi è capitato di leggere non vi è stata trama che non sia stata sviscerata a fondo, e i “plot hole” non sono in realtà presenti.
Come appunto alla serie, anche se è la sua caratteristica principale, è una superficialità costante nella trattazione della storia, sopratutto riguardo a come Keima vive questa sua esperienza. Questa scelta dell'autore non rende l'opera un capolavoro ma permette una lettura rapida e gioiosa.
Si è arrivati al capitolo 189 ad uno stallo nella storia, e si stà aspettando di sapere come evolverà la storia.



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