12 feb 2012

Finisce Negima: un commento

Saprete tutti che mancano tre capitoli alla fine di Negima. Questo blog non è aggiornato, lo sappiamo e non abbiamo tempo di rimediare, ma in un momento come questo, ritengo necessario dire la mia sulla fine di Negima, alla luce di quanto detto da Akamatsu nel suo blog, ovvero che questa fine è voluta da lui stesso, e non è una troncatura della storia.
Ho letto commenti sprezzanti, minacce di morte, toni pacati e riflessioni interessanti, ma in generale tutti si stupiscono di come Akamatsu non riuscirà mai a completare la sua storia in tre capitoli, dal momento che mancano cosi tante cose da raccontare, fili da collegare e misteri da rivelare.

La mia opinione è che a livello di storia, Akamatsu sarà in grado di dare una fine soddisfacente, a patto di entrare nella sua visione dell'opera. Questa visione tratta della storia di Negi, brillante professore mandato ad insegnare in una scuola di ragazze e che diventa un bravo mago perchè vuole emulare il padre scomparso misteriosamente anni addietro.

La differenza tra Negiam e qualsiasi altro Shonen in pubblicazione su Jump, è che questa trama con cui abbiamo iniziato la nostra avventura 350 capitoli fa si è modificata molto, e il filo conduttore che la lega è la crescita personale di Negi davanti ad una serie di avventure, bene o male tutte collegate con il padre in qualche modo.

MM al di là degli aspetti puramente shonenistici di "mi potenzio come un dannato per affrontare difficoltà sempre crescenti" ha trattato con sapienza di un lungo processo di evoluzione in cui Negi si trova a fare i conti una volta per tutte con chi vuole essere nella vita: ovvero se emulare il padre come era il suo obiettivo iniziale o diventare qualcosa di diverso, scegliere il proprio percorso. Si badi bene però che mai la scelta è stata ovvia e il processo per arrivare a fare la scelta in piena consapevolezza è stato lungo e irto di difficoltà. Questo percorso è definito, metaforizzato e sentito da Akamatsu come il dono della Magia Erebea. Negi insapettatamente sceglie "l'oscurità" rispetto alla luce del padre, e deve pagare il prezzo della sua scelta subendo sulla sua pelle la maledizione che lo consumerà fino a trasformarlo in qualcosa di non umano.

Ancora più in dettaglio però, è la volontà forte di Akamatsu di dire a tutti, e farlo capire a Negi in primis che il mondo non è bianco o nero, ma è fatto in sfumature di grigi. La storia ce lo ripete molte volte: Evangeline nella sua villa prima del confronto finale con Chao, la scelta se ciò che fa Chao è giusto o sbagliato, fino a finire per accettare dentro di sé la Magia Erebea: "non scegliere tra il bianco e il nero, fai la scelta che tuo padre non hai mai potuto fare, incamminati lungo il sentiero grigio".

La lunga, forse troppo, pausa nel Gravekeeper palace in cui Negi rimane paralizzato per diversi capitoli ha il grande pregio di accentuare la difficoltà e l'importanza della scelta di Negi, ed il momento in cui egli accetta di non seguire più le orme del padre ma incamminarsi in un sentiero diverso per perseguire i suoi ideali. In questo caso la salvezza del MM.

Molti si sono lamentati, in effetti, di come il MM abbia acquistato più importanza di Nagi stesso, e io sostengo che ciò sia un bene. Rappresenta il fatto che Negi abbia trovato un obiettivo da difendere e perseguire dedicandoci la vita. L'importanza del MM è rappresentata da quei MERAVIGLIOSI personaggi secondari che sono stati introdotti piano piano ma con maestria e che si sono legati indissolubilmente alla vita dei protagonisti: da Rakan alle Fate-ette ale compagne di classe di Yue ai compagni di squadra di Nodoka, la rivelazione che essi non fossero che pupazzi nelle mani del potere del Codice del Lifemaker provoca uno sconvolgimento emotivo notevole nelle ragazze e in Negi e serve a giustificare il cambio di direzione nella vita di Negi. Nagi stesso ha dato (presumibilmente) la vita per la salvezza del MM, non riuscendo però nell'impresa e Negi prende in mano la situazione e decide di risolverla a modo suo.
Da questo punto di vista la ricerca di Nagi, qualsiasi risultato darà alla fine, non è piu rilevante per la storia in generale. E' sottolineato da Chachamaru in uno dei capitoli post MM e che penso rappresentino il vero "finale" del percorso evolutivo di Negi, e che credo siano passate un po in sordina nella community:

"Gli occhi del ragazzo fissavano l'orizzonte - quegli occhi che una volta fissavano le spalle del padre, ora erano rivolti nel lontano futuro, oltre le nuvole più alte - gli stessi occhi che mi regalarono la mia anima." CH337 p11.


Negi è diventato adulto e ha scelto la sua strada, e questo rappresenta la conclusione del suo percorso e la vera ascesa a diventare Magister Magi. In questo senso che in questi ultimi tre capitoli mi si dica cosa è successo al padre, ad Arika, al MOTB, lo ritengo dovuto, ma non mi aspetto che siano avvenimenti epici e trattati con profondità. Perchè non lo sono più: abbiamo visto Asuna chiedere a Negi "cosa farai dopo?" "Andrò a cercare mio padre", perchè è una cosa "rimasta in sospeso" e che va risolta. E in tal modo Akamatsu la risolverà, come una delle tante cose rimaste in sospeso e che vanno risolte. Qualche pagina, cinque al massimo, in cui AK ci darà informazioni folli e trollose stile "il MOTB ha rubato l'anima a tuo padre, che però si è liberato e ti ha salvato al villaggio, ma poi Arika si è sacrificata per imprigionarlo però..." boh non sta a me inventarmi una spiegazione, ma Akamatsu non avrà problemi a farlo, e non gli ci vorrà che qualche vignetta per farlo. E a quel punto il main plot sarebbe bello che concluso e o sarei più che felice.

Quello che lascia perplessi invece è la gestione delle ragazze, vere coprotagoniste della storia. Innanzitutto diciamoci la verità: sono 34 o giù di li. Non è umanamente possibile che tutte avessero un ruolo da primo piano, AK se n'è accorto da subito e ha ridimensionato la grandezza del suo "palco" dando importanza solo alle fan-favorite, lasciando in secondo piano (e rimuovendole completamente da MM) le altre. Ora, ricordiamoci sempre e comunque che questa è la storia di Negi, quindi pur accennando al fatto che le "altre" (sto parlando di chi non ha avuto ruoli nella storia fino ad adesso) abbiano avuto eventi interessanti (mi riferisco ai fatidici S. Valentino e Natale citati nel registro di classe), ad Akamatsu non interessa raccontare l'evento, semplicemente perchè in merito alla storia di Negi questi eventi sono irrilevanti. Le cose che vale la pena di raccontare sono quelle che portano conseguenze dirette nella storia di Negi. Perciò che le gemelle Fumiko abbiano trovato affascinanti gemellini a S. Valentino mi incuriosirebbe vederlo, ma non mi porterebbe niente piu che qualche risata gratuita. Stessa cosa per tutte le altre "secondarie". Zazie è la principessa del mondo dei demoni che si trova su Venere. Figo. Fonte di un possibile spin-off, ma irrilevante ai fini della sotria che stiamo raccontando. Diciamo che lo possiamo definire background gratuito.

Discorso a parte meritano le "protagoniste" della storia: sto parlando più o meno delle ragazze che sono finite in MM più davvero poche altre. Possiamo lamentarci di come è stata risolta la questione su di loro? E può una foto in una scatola di biscotti realmente rendere giustizia e rappresentare una degna fine per questi personaggi? La risposta è ni, e mi spiego:
vedendo la storia in prospettiva, ogni personaggio femminile "importante" ha avuto una progressione psicologica che è andata di pari passo a quella di Negi. Si è evoluta nel tempo proporzionalmente al potere di ciascuna e ha portato cambiamenti nel carattere e nel modo di rapportarsi con gli altri personaggi e con Negi. Un paio di esempi:
Setsuna parte come la burbera e fredda protettrice di Konoka, principessina di cui lei è innamorata ma da cui si tiene lontana per non spaventarla. Nel corso della storia impara ad accettarsi per quello che è, un mezzo demone, e a combinare l'amore con la spada, traendo forza e non distrazione da esso. Imparando che il valore dell'amicizia può essere un alleato inestimabile in battaglia, e che spesso il rispetto degli altri è sinonimo di rispetto per se stessi. La Setsuna di fine MM è una persona completamente diversa da quella iniziale e l'apice del suo cambiamento è lo scontro finale con tsukiyomi in cui è l'amore che riesce a farle sconfiggere l'avversaria.
Akamatsu completa il suo profilo, e quello di Konoka con uan sola immagine, che ritrae le due ragazze che finalmente diventano INSIEME ministrae magae. Non serve nient'altro in realtà: dall'immagine sappiamo che entrambe hanno accettato chi sono e si sono sforzate dedicando la loro vita a fare del bene. Setsuna poi non è piu "la protettrice" di Konoka, ma una sua pari, fatto che mi è piaciuto molto devo dire.

Nodoka, dalla timida bibliotecaria che ha una cotta per il professore impara a credere in se e affrontare le sfide traendo forza dai propri difetti e dai propri pregi. Ha il momento di massima realizzazione nello scontro contro Dynamis al ballo del MM dove inaspettatamente frega tutti e riesce a fuggire.

Yue, che dire della dolce Yue, un personaggio troppo cervellone per non lasciarsi turbare dall'inquietante triangolo amoroso che si stava instaurando tra lei, Nodoka e Negi. Serve infatti che perda la memoria per far capire a lei stessa, e a noi, le sue vere potenzialità. Lavoratrice accanita, saggia e operosa diventa una Valchiria nel MM dimostrando la sua forza e il suo carattere.
La vediamo alla fine lavorare probabilmente all'ascensore spaziale insieme alla sua amica di sempre.

E ancora Chachamaru, il robot costruito da scienza e magia che durante la storia sviluppa un'anima grazie all'amore per Negi, Natsumi e la sua sindrome da "essere un personaggio secondario" che capisce che ogni persona è protagonista e primo attore della propria vita e ha modo di dimostrarlo nel combattimento finale grazie al suo artefatto-maschera. Ako innamorata di Nagi, che scopre che in realtà si tratta di Negi travestito. Accetta il dolore e lo assimila e lo dimostra rifiutando d fare il pactio con Nagi ma facendolo con Negi. La storia della sua cicatrice è irrilevante e aneddotica ai fini della narrazione, e Akamatsu non ha nessun motivo di rivelarla se non per puro sfizio.
E cosi via. Chisame, Mana, Yuna, sono tutti personaggi importanti che hanno avuto il loro progresso psicologico. Akamatsu non ha risolto ancora tutti i finali, quello che ci interessa sapere è come ciò che hanno imparato nel corso della storia si ripercuote nella loro vita futura, se seguiranno Negi, o andranno per la loro strada. Ma anche qui per risolvere la situazione di un personaggio basta una vignetta, una foto, e lasciare il resto all'immaginazione del lettore. Questo perchè il loro character development è stato talmente accentuato e reso magistralmente durante la storia, che una foto di Chisame adulta accanto a Negi e Chachamaru versione segretaria mi bastano per strapparmi un sorriso commosso perchè sapevo che nonostante tutte le sue lamentale, Chisame sarebbe andata a finire cosi. A livello di storia non ho bisogno di sapere altro.

Potrei analizzare ancora altri aspetti, ma penso che le mie idee siano state chiare: Akamatsu ha finito Negima con l'arco del MM. L'arco del festival atletico è servito per far vedere che nonostante le cose siano tornate alla normalità, niente è piu come prima. La pazzia delle ragazze rimane, ma sono cambiate troppe cose perchè questo possa portare davvero un periodo di pace. Ciononostante Negi e la sua classe condivideranno ancora qualche mese insieme di svagato divertimento prima che ognuno di loro scelga la sua strada, segnato per sempre dagli eventi legati al giovane maghetto professore. Tre capitoli bastano a dare il degno finale a questa meravigliosa serie, e pur non potendo raccontarci TUTTO, sono sicuro che Akamatsu tornerà a popolare il suo universo dandoci qualche pagina di background di eventi di cui non ha parlato durante la storia principale.